Prison Break

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$Boogeyman$
00sabato 26 maggio 2007 21:06
Luogo enigmatico,questo.

Le immagini sono poco chiare,come se qualcuno avesse lacerato la pellicola della telecamera;si distingue poco o nulla,fino a quando un lampo di luce copre tutto ed una voce sconosciuta dice:” Night of Gladiators…un’arena piena di sabbia,il popolo che si accalca sugli spalti,due uomini al centro…questa è la vera arena,questi sono i veri gladiatori.”



Penitenziario di Joilet,Illinois,Popolazione Generale.

E’notte,tutte le creature sono assopite,addormentate,mentre i dannati di questo dannato luogo sono ben svegli:urlano,scalpitano,sembra una bolgia dantesca. Attraversare questo luogo è come attraversare i gironi dell’inferno,puoi trovare ogni genere di criminale,ogni genere di storia,ogni malattia mentale è presente. La prigione è in disordine,è appena avvenuto un evento non previsto;i detenuti sono in fermento,buttano qualsiasi cosa oltre le loro celle,per celebrare il grande avvenimento:uno di loro ce l’ha fatta.

Le guardie avanzano,ingoiando ogni insulto dei prigionieri;avanzano imperterrite,oggi è una giornata difficile;i civili possono essere in pericolo. Le guardie avanzano,in quell’inferno,trattenendo la loro ira contro quegli assassini,stupratori,rapitori e qualsiasi altri essere degenerati siano quei prigionieri,perché c’è qualcosa di più importante da fare,o da RISOLVERE.
Le guardie avanzano,e passano la Gen Pop,mentre il rumore aumenta,le urla si fanno più numerose,l’inferno cresce d’intensità;ora i giochi si fanno duri.

Braccio della morte

Gli animali rabbiosi chiusi in gabbia,pensano le guardie. I condannati alla sedia elettrica,gli ultimi scarti di un’umanità allo sfascio.



La sezione della prigione questa volta è buia,silenziosa,forse questi esseri(troppo generosi chiamarli persone)non sanno cosa è successo. Gli agenti continuano il loro cammino,armati fino ai denti,perché la minaccia è incombente;finalmente,i cancelli dell’inferno sono alle spalle,sono arrivati nell’epicentro della paura,l’inizio della fine.

Cella 69,la cella del mostro.

Le guardie sono sconvolte,la porta è aperta. Il guardiano che osservava il condannato è a terra,privo di sensi. L’interno della cella è oscuro,il muro è rovinato,in alcuni punti addirittura bucato;in un angolo sono presenti schegge di legno,MOLTE schegge di legno,e alcuni pezzi di ferro;sul muro una scritta sovrasta la stanza,scritta rosso,rosso rubino,anzi,ROSSO SANGUE.

Le guardie sono sconvolte,hanno lasciato scappare un pericolo per l’umanità,ma ciò che è peggio,ora lui e’LIBERO,LIBERO DI SFOGARE I SUOI ISTINTI.

E con lo scandire del sangue gocciolante sul pavimento,la scritta premonitrice annuncia una vittima:

J
B
L



Tutto cala nell’oscurità,quando improvvisamente vediamo una figura curva che avanza verso l’orizzonte,che con il suo passo pesante avanza in una meta ignota;improvvisamente alcune parole,parole che raggelano il sangue:

“Luogo enigmatico questo…”
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