Fear of the Dark

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
=Scorpiondeathlock=
00domenica 27 maggio 2007 14:08
**Bill!** **Bill!**

**Qua Bill!** **Di qua!** **Bill girati!**

“Fottuti paparazzi..
E’ diventato un inferno..
Non mi lasciano neanche allenarmi in santa pace..

Cristo.. non potevo prendere decisione migliore!

Goldberg aveva un biglietto di sola andata tra le mani;
Un biglietto che lo avrebbe portato a miglia e miglia lontano da quel caos di tutti i giorni..
Un biglietto, che lo avrebbe portato in Svezia.

Almeno lì, per qualche settimana, avrebbe avuto tempo a sufficienza per allenarsi in vista del fondamentale impegno di No Mercy..

“E andate via!
Fatemi almeno passare!
Mio Dio.. ma non avete altro da fare?”

Goldberg non riusciva neanche ad uscire dalla sua villa a bordo della Shelby Cobra in quanto il passaggio era ostruito da una fotografi e semplici passanti incuriositi da quel caos..

“Coglione, o ti sposti o ti metto sotto. A te la scelta!”

E così, anche il più temerario dei paparazzi abbandonò la sua postazione per lasciar passare The Man..

“Finalmente..”

Bill da un’occhiata ai biglietti posizionati sul cruscotto.
Prima classe.

“Eh beh.. bisogna pur trattarsi bene ogni tanto”
E così si fece convincere dall’agenzia ad optare per i biglietti più costosi..

Dopo un breve viaggio, Bill giunge all’aeroporto internazionale di Tulsa.

“Che gioiellino!”
Tutti i passanti si lasciavano a commenti simili vedendo transitare la Cobra di Goldberg..

Le loro parole di apprezzamento gli scivolano addosso, aveva ben altro a cui pensare.

Entra nell’aeroporto internazionale di Tulsa, e, subito, partono i primi e soliti controlli che tanto fanno scazzare Goldberg..

Passati gli accertamenti si accomoda in attesa del suo aereo.
Prende il primo giornale che gli capita tra le mani, ma poi la sua attenzione viene catturata da un immagine che lo fa rabbrividire.

Jericho festante dopo SmackDown.

Apre il quotidiano in fretta, cercando subito l’articolo che lo riguardasse e che lo turbava così profondamente

Ed ecco, una gigantografia di due pagine.

Jericho festante con il suo team e Goldberg steso al suolo con l’arbitro che si sincera delle sue condizioni.

Un alone dìira inizia ad avvolgerlo.. il clima si fa sempre più teso.. l’adrenalina scorre sempre più in quantità maggiore..

La rabbia, mista ad una condizione d’impotenza, inizia a prendere possesso del suo corpo e della sua mente.

La mano aperta e docile si è improvvisamente trasformata in un pugno e il Bill pacato aveva lasciato spazio ad una bestia..

“Signore”

“Che cazzo vuoi tu!”

La povera Hostess si aspettava tutto tranne che una risposta simile..
Così, come lei, tutti i passeggeri in attesa dei loro rispettivi voli che aveva interrotto le loro attività, incuriositi e allo stesso tempo intimoriti da quell’impropero.

“Il.. il suo volo l’attende sign.. Go.. Goldberg”

Goldberg, a quel punto, posa il giornale sul tavolino di legno e si avvia al portello che poi lo avrebbe imbarcato all’aeroplano..

Mentre attraversa tutta la sala d’attesa, sente sulla sua pelle tutti gli occhi dei presenti, che poi si girano e mormorare chi sa quali cose sul suo conto..

Ma a Bill poco importava.

In casi del genere passa sempre tutto in secondo piano.

Quando si ha ancora vivo in testa quel ricordo la tua mente non ha altro a cui pensare.

Quando il timore di perdere tutto ciò cui si è dedicato la vita è così forte, del resto non te ne può fregare nulla.

Una volta occupato il suo posto, Goldberg si chiude in se stesso, mettendo le cuffie del suo lettore mp3

Avvia For the love of God, di Steve Vai, una canzone meravigliosa che riesce soltanto a far crescere ancora di più la sua malinconia questa volta.

Le hostess entrano in prima classe ed iniziano ad eseguire le solite e dannate procedure.

Bill, ormai, le conosce a memoria.

La chitarra di Vai gli rimbomba nella testa e manda in assuefazione il suo cervello.
Ora è quasi rilassato..
Altre note escono da quella magica chitarra lo rendono docile..
I 6 minuti di quel capolavoro musicale, ora, lo fanno dormire come il più puro degli angeli..

1…..2…3!

3!

Bill non riesce bene ad inquadrare la situazione.
E’ stonato, si sente fuori luogo, spaesato.

Alza gli occhi al cielo.
Sono abbagliati da un potentissimo riflettore.
Ora inizia a sentire le note della Theme di Austin ed eccolo! Eccolo Austin!
E’ festante ed alza i pugni in alto in segno di trionfo.

Goldberg riesce a girare la testa, nota i due commentatori di SmackDown euforici, mentre vede avvicinarsi i paramedici al ring.

Iniziano a sembrare sempre più lenti i loro movimenti.
Gli alzano il collo e glielo fermano.
Bill inizia a vedere tutto sfocato..

Tutto sempre più sbiadito..

I suoi occhi a tratti vedono soltanto il nero del vuoto più estremo.

Si fa coraggio, e con uno sforzo assurdo riesce ad alzare la testa dal tappeto di pochi centimetri.

Quei pochi centimetri che gli permettono di leggere quello che più avrebbe temuto.

“No Mercy” titoleggia sullo sfondo.

L’animo di Bill è completamente annientato, distrutto.

Una lacrima scende dal suo viso e il suo ego abbandono il corpo, lasciandosi cadere di nuovo al tappeto.

Buio.

Buio pesto.

“The Masterpiece of Music”

Goldberg ha un sussulto e si alza di scatto.

Era solo un sogno.

La canzone di Vai, così come lo aveva fatto addormentare, ora lo sveglia con la sua magica melodia..

Adesso suda freddo.

Si guardo intorno e la ragazza seduta a suo fianco sembra sinceramente preoccupata.

“Tutto bene?” gli domanda

“Si.. tutto bene.. non è successo niente..

Non è successo niente..


Niente…

Niente….”

[Modificato da =Scorpiondeathlock= 27/05/2007 14.15]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:32.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com