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 03/09/2007 00:05 | |
«Credo che il Milan abbia una predisposizione tutta sua a vincere le competizioni internazionali».
zoom - galleria Il trionfo in Supercoppa e la filosofia del Milan, la partita contro la Fiorentina e il ruolo della Juventus nella corsa Scudetto: Adriano Galliani si è concesso a 360 gradi ai microfoni di Sky.
Nella notte di Montecarlo contro il Siviglia si respirava un’atmosfera particolare…
“Avevamo dei sentimenti, sentivamo che dovevamo comportarci così e abbiamo fatto quello che ci sentivamo. Il Siviglia ha giocato molto bene, soprattutto nel primo tempo. Erano molto corti, aggressivi, raddoppiavano sui nostri giocatori, sono stati bravi. Nell’intervallo ho detto anche al Presidente Berlusconi che loro non avrebbero potuto tenere lo stesso ritmo per 90 minuti e si sarebbero allungati. Infatti questo è successo, nel secondo tempo sono calati un po’, noi abbiamo fatto il nostro gioco e con quel meraviglioso playmaker di Pirlo, siamo riusciti a trovare gli spazi giusti. A mio avviso Pirlo è il più bravo al mondo nel suo ruolo, non voglio fare uno spot a Pirlo ma secondo me di lui si parla troppo poco”
Qual è il segreto dei successi del Milan a livello internazionale?
“Credo che il Milan abbia una predisposizione tutta sua a vincere le competizioni internazionali. Non voglio sembrare presuntuoso. Quando nacque il Milan di Berlusconi, abbiamo fatto una convention e ci siamo dati la missione di vincere i trofei internazionali. Appena arriva un giocatore gli spieghiamo questa missione. Siamo contenti per i sette scudetti ma la nostra missione principale è sempre stata quella di vincere la Champions League per poter poi ambire a vincere il Mondiale per Club. Questo indirizzo aziendale ci ha aiutato a vincere”
Al Milan il contratto delle “bandiere” non si discute. Cosa pensa del caso Del Piero alla Juventus?
“Non voglio assolutamente intervenire nelle vicende altrui. Credo che il nostro filo conduttore è che non mettiamo mai in vendita i nostri giocatori per denaro a nessun altro. Shevchenko è un’eccezione, è stato lui che ha voluto intensamente andare via. Prima di partite gli ho detto: “Perché non stracciamo tutto?”. Non so se alle sue spalle ci fosse qualcuno della sua famiglia che spingeva la sua richiesta, io parlavo solo con lui e ho cercato di dissuaderlo in qualunque modo. Il Milan non vende i propri giocatori e li porta fino alla fine della carriera. Per questo si crea un legame che è unico. Noi abbiamo Ancelotti, Tassotti, Costacurta nello staff della prima squadra, Filippo Galli, Evani, Baresi nelle giovanili. Siamo un gruppo unito, in cui tutti si sentono parte della famiglia e tutti remano verso la stessa direzione. Noi siamo sentimentali e ci piace questo tipo di gestione. In 20 anni abbiamo vinto 25 trofei e abbiamo ottenuto sedici secondi posti. Ci tengo a sottolineare i secondi posti perché perdere una finale di Champions è diverso da andare fuori da un girone eliminatorio.
Sul match di domani con la Fiorentina…
“Domani è difficilissimo perché la Fiorentina è una buonissima squadra e la partita è resa ancora più difficile perché giochiamo dopo pochi giorni dalla trasferta di Montecarlo. Domani giochiamo alle 18 per dare i giocatori in tempo a Donadoni per la partita di sabato prossimo con la Francia”
Sulla lotta Scudetto…
“La Juventus è avvantaggiata perché non ha la Champion League, ha solo da pensare al campionato e quindi sarà un bel campionato con quattro squadre che possono vincere lo Scudetto” |