Una foresta buia,putrida,minacciosa accoglie anime malvagie in cerca di pace per i loro tormenti.
Essa accoglie con le sue braccia al tempo stesso amiche e nemiche chiunque voglia cercare un po’ di quiete,a suo rischio e pericolo. Perché la foresta nasconde tranelli impensabili,sorprendenti che possono costare molto a chi vi si addentra.
All’improvviso lo sguardo viene posato su una figura che tasta il terreno,e che sistema alla meno peggio una copertura per una carcassa d’animale,la cui morte è stata causata da colui che ne sta occultando l’esistenza
“Questa foresta è piena di sorprese. Ogni angolo nasconde un pericolo;questa foresta rappresenta la mia vita. Guardarsi sempre alle spalle,vivere con il continuo senso di essere in pericolo,questa è la mia vita. Stare da solo,e come unico compagno il fuoco dell’anima,quel fuoco che ti rode e brucia le fondamenta della tua esistenza,questa è la mia vita. Sfogare la propria rabbia accumulata dopo anni e anni di sofferenze,cercando un conforto e di dimenticare il passato doloroso,questa è la mia vita.
Come questa foresta,nella mia vita ho dovuto guadagnare tutto da solo,senza ricevere alcunché in cambio,alcun privilegio. Privilegio,quello che hanno ricevuto i prossimi malcapitati”
L’uomo prende un’ascia conficcata in un albero mezzo tagliato.
“Mi riferisco proprio a voi,Khali e Lesnar. Voi siete forti,molto forti. Fareste paura a qualsiasi figlio di puttana al mondo,eppure voi confidate più nell’apparire che nell’essere. Prendete forza dalla vostra apparenza di mostri indistruttibili,capaci di smuovere una montagna. Voi siete come quest’albero”
Jack si avvicina ad una grande quercia,probabilmente centenaria
“Sembra indistruttibile,la sua mole incute timore,ma…”
Incomincia a dare con l’ascia dei colpi decisi verso il tronco della quercia,che velocemente crea un grande solco,e quindi l’albero cade sotto i colpi dell’ascia
“Farlo cadere è molto più semplice di quanto si pensi. Ed è questo il fattore fondamentale”
Jack indica l’ascia
“Quest’ascia rappresenta le mie esperienze,i miei inferni viventi che ho attraversato a spese di sacrifici inimmaginabili,cose che voi non potete neanche immaginare…”
Il suo volto diventa rabbuiato,con i pochi lineamenti illuminati dalla fioca luce lunare,ma…INCOMINCIA A RIDERE!RIDE COME UN FOLLE SADICO!
“E questo mi fa godere come un pazzo. Perché Dain pensa di avere a che fare con uno stolto,con un uomo qualsiasi. Ma tu hai a che fare a malapena con un uomo,e quando lunedì il Gioco di Jack ricomincerà la sua folle partita…”
Una luce di pazzia illumina gli occhi di Cactus Jack Manson
BANG BANG!
