La luce di un malinconico tramonto di inizio ottobre illumina una bella villetta nella periferia di Atlantic City, New Jersey; la città di Rob Conway.
Ci troviamo all’interno della casa del lottatore canadese; Rob è nel suo salotto, seduto in poltrona a guardare qualche vecchia puntata di Raw, pre King of the Ring presumibilmente.
“Bei tempi…” commenta il wrestler godendosi la puntata “lì si che avevo un futuro davanti.”
“Ed ora l’unica cosa che posso fare è vivere nel passato, quel recente passato che mi aveva fatto rinascere.”
A questo punto il Con-man spegne la sigaretta (Lucky Strike rosse, le sue preferite) e accende il pc…
“Sei un fenomeno”, “Ha tutte le carte in regola per arrivare in alto.. Deve giocarsele bene..”, “ha tutte le carte in regola x sfondare a SD!”, “Spero per Rob che diventerà presto WHC, lo merita.”
Questi sono soltanto alcuni dei commenti entusiasti lasciati da alcuni fan della EWF solo pochi mesi fa.
Il Con-man torna all’homepage del sito; le immagini di alcuni suoi colleghi fa tornare in lui tutta la tristezza e tutta la malinconia che ha nascosto al pubblico per questo lungo tempo.
“Un tempo c’era anche la mia tra quelle facce… ma ormai quel periodo è solo un ricordo, mi sono distrutto con le mie stesse mani.”
Lacrime di rabbia e autocommiserazione bagnano il suo viso, un viso segnato dallo stress e dalla paura.
La paura di non riuscire a sfruttare quello che aveva creato nei sui primi mesi di militanza in EWF.
“Tutti quei tentativi di distinguersi, tutti quei tentativi di inventare qualcosa di innovativo, di creare delle frasi ad effetto, di creare una mossa finale bella ed efficace, di creare un soprannome graffiante, si sono rivelati inutili. Io, mi sono rivelato inutile.”
Il Con-man sembra aver perso tutta quella sicurezza e quella fiducia in se stesso che lo aveva accompagnato in tutto il suo cammino da wrestler professionista.
“King Dain è rimasto decisamente deluso da Rob Conway.”, “…mentre Conway, a mio modo di vedere uno delle delusioni più grandi di sempre…”, “…per quanto concerne Conway veramente mi sembra di essere preso in giro.”
“Ecco cosa pensano di me ora, ho deluso tutti, ho deluso i fan, ho deluso Dain, ho deluso i miei colleghi… ho deluso me stesso. Ed è inutile tentare di giustificarsi, dicendo che il fallimento del mio feud non è stata colpa mia; e non importa che io abbia vinto, non meritavo di stare su quel ring. Sono stato irrispettoso, verso la dirigenza che ha creduto in me, verso i fan che hanno creduto in me.”
Conway non riesce a darsi pace, non riesce a restare calmo… comincia a urlare e a prendere a pugni il muro, fino a farsi sanguinare le mani… Robert urla di dolore, ma non dolore fisico.
Un dolore interiore, un dolore psicologico; un dolore difficilmente superabile.
Conway si tiene la testa tra le mani, sembra stia piangendo…
Ma attenzione, guarda la telecamera e inizia a sorridere, a ridere di gusto! Cosa è successo al Conway triste e abbattuto di appena qualche minuto fa?!
“Eh eh, ora sono pronto a ripartire da 0.”
Ed intanto, la luna di mezzanotte di inizio ottobre illumina una bella villetta nella periferia di Atlantic City, New Jersey; una bella villetta dove forse stanotte abbiamo assistito alla rinascita di un uomo…