Beh questa volta non ho voglia di scrivere un’introduzione, perché sono troppo arrabbiato delle cose che si stanno dicendo negli ultimi tempi, cose che mi hanno dato davvero tanto fastidio.
Sempre a parlare di come Conway non c’è mai, di come Conway non dà mai il suo parere, di come Conway fa finta di essere occupato perché non ha voglia di lavorare.
Bene, Conway è stufo di queste fesserie, Conway è stufo di sentirsi dire di essere uno scansafatiche inutile. E da chi poi? Dai dirigenti che hanno ottenuto questo titolo solo perché sono arrivati per primi qui dentro.
Come se loro si dessero tanto da fare, come se loro fossero sempre puntuali e precisi nel loro lavoro. Ma fino a prova contraria il loro lavoro non è criticare un loro dipendente in ogni occasione, e quindi mi sento di dire che sono loro i lavativi e gli sfaticati.
E non ho paura di dirlo, so benissimo che loro hanno bisogno di me; ne è la prova che in ogni singola discussione prima o poi salta fuori il nome di Conway, perché Conway fa parte dei ragazzi cattivi, di quelli che daresti al diavolo senza pensarci se ne avessi l’occasione.
E’ proprio vero quello che dicono, che i bravi ragazzi finiscono per ultimi, e grazie a Dio io non sono un bravo ragazzo, sono cattivo, vengo quando mi pare, dico quello che mi pare, lo dico come mi pare.
Ed è questo che mi rende indispensabile, sono imprevedibile, posso spuntare fuori da un momento all’altro con idee fresche e nuove, senza ripetizioni, perché Conway odia ripetersi.
E perché mai secondo voi ogni singolo atleta vuole avere una discussione con Conway, perché mai ogni singolo atleta vuole mandare al diavolo Conway?
Perché Conway sa fare il suo mestiere, Conway sa quando venire e come venire, Conway è un fottuto fenomeno del wrestling.
E quindi sapete cosa vi dico? Andate a farvi fottere, voi e la “vostra” federazione, perché io non mi sento più a casa.
Punto. Chiuso. Fine della storia.
Rifletteteci.